Marco Boschini, coordinatore associazione comuni virtuosi, dopo la pubblicazione su giornali nazionali come La Repubblica di articoli denigratori (dal punto di vista dei costi) della differenziata porta a porta, precisa su Il Fatto Quotidiano che. “…la raccolta differenziata porta a porta spinta dei rifiuti non costa di più dei sistemi spalleggiati dalla gran parte della politica nazionale che prima crea (ad arte) le emergenze per poi invocare soluzioni che sono contro il buonsenso e, tra le altre cose, ciò che ci chiede nientemeno che l’Europa. Abbiamo dimostrato, e da anni, che il porta porta spinto costa meno dei sistemi a cassonetto stradali. Questo perché, a parità di produzione rifiuti, diminuendo tantissimo il peso dei rifiuti cosiddetti indifferenziati, il bilancio economico chiude con un saldo positivo. In più, sempre a parità di rifiuti, con il porta a porta si creano molti ma molti più posti di lavoro capillarmente distribuiti sul territorio e i cittadini ci guadagnano, grazie ad una tariffazione puntuale che consente di premiare i virtuosi penalizzando chi fa peggio la raccolta.”
Questi concetti sono “difficili ad affermarsi” in quanto gli amministratori dei partiti dominanti tendono a difendere lo status quo, che sarebbe poi la difesa a oltranza degli inceneritori.
“La ciliegina sulla torta è Roma,” afferma Marco Boschini, “e i costi raddoppiati causa chiusura Malagrotta… Ma come, crede davvero che si possa raccontare la storiella dell’emergenza rifiuti romana omettendo tutti gli scandali che intorno a Malagrotta e ai palazzi romani stanno interessando (finalmente) la magistratura e le aule giudiziarie? Presunte mazzette e presunti affari resi possibili, forse, anche da un’evidente incapacità di inchiesta da parte della carta stampata e dei media in generale che, per anni, hanno voltato la faccia dall’altra parte? Non pensa che questo c’entri qualcosa, con la questione dei costi e del disservizio in essere?”
Noi dobbiamo andare incontro a un’economia circolare, un modello che pone al centro la sostenibilità del sistema, un sistema dove non ci sono prodotti di scarto e dove le materie vengono costantemente riutilizzate. Dobbiamo sostituire il sistema lineare esistente, che parte dalla materia prima e arriva al rifiuto, con il circolare dove non ci saranno più rifiuti. E’ l’Europa a volere tutto ciò, non solo i comitati contro gli inceneritori.
Per chi vuole saperne di più e avere dati e dimostrazioni può partecipare ai viaggi virtuosi organizzati dall’Associazione Comuni Virtuosi e dedicati soprattutto ad amministratori locali, funzionari, attivisti e giornalisti. Per vedere da vicino alcune tra le più significative esperienze in campo ambientale sperimentate con successo.