BRUXELLES – Pressing dell’Europa sull’Italia per lo stop all’utilizzo dei richiami vivi, così come previsto dalla Direttiva sugli uccelli, pratica ancora diffusa in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Provincia di Trento. A febbraio 2014 la Commissione aveva inviato una lettera di messa in mora all’Italia, chiedendo la cessazione di questa pratica proibita e concludendo che non c’erano i pressupposti per una deroga. Dato che l’Italia non ha provveduto a sanare la violazione della legge europea, la Commissione ha deciso di inviare un parere motivato. Il Paese ha ora due mesi per mettersi in regola. In caso di inadempienza, la questione potrebbe arrivare all’attenzione della Corte di Giustizia.