Anche in tempi di crisi planetaria, la forbice della ricchezza mondiale continua ad allargarsi. Una settimana prima dell’annuale riunione del World Economic Forum nell’esclusivo ski resort svizzero di Davos, Oxfam lancia l’allarme. Già dal prossimo anno, le ricchezze accumulate dall’1% dei super-ricchi del mondo supereranno quelle possedute dal restante 99% della popolazione globale. I dati sono contenuti in un’analisi della confederazione di una ventina di organizzazioni non governative impegnate nel campo del sociale e della solidarietà a livello internazionale. Oxfam spiega come nel 2016 agli happy sempre più few toccherà più del 50%, ai tassi di accumulazione attuali e visto che i loro patrimoni sono aumentati dal 44% del 2009 al 48% del 2014. Il tutto mentre l’80% degli esclusi possiede solo il 5,5%. Una vera e propria “esplosione della disuguaglianza” che ostacola, se non addirittura impedisce, la lotta alla povertà. Politici e miliardari che affluiranno a Davos saranno messi sotto pressione per risolvere una diseguaglianza economica sempre più scandalosa e suscettibile di minare gli stessi fondamenti strategici ed economici che reggono gli attuali equilibri internazionali. Secondo Oxfam è necessaria un’azione urgente e decisiva per cercare almeno di ridurre il gap tra ricchi, super-ricchi e poveri. “La diseguaglianza sempre più crescente, spiega Winnie Byanyima, direttore generale di Oxfam International in un’intervista al “Guardian”, è pericolosa. È negativa per la crescita e per le funzioni di governo. Stiamo assistendo a una concentrazione di ricchezze che intercetta sempre più potere lasciando la gente comune senza voce in capitolo e i loro interessi ignorati”