Una risaia che produce giorno e notte così tanta elettricità da rifornire un villaggio isolato del sud-est asiatico? Questo sogno potrebbe diventare realtà nei Paesi Bassi, dove alcuni scienziati di “Plant-e” stanno sperimentando un rivoluzionario dispositivo capace di sfruttare l’energia verde creata dalle piante che crescono nell’acqua. “La pianta utilizza la luce del sole per produrre sostanze organiche tramite la fotosintesi – ha spiegato Marjolein Helder, direttrice di Plant-e – Queste sostanze sono energia usata per la crescita, ciò che resta inutilizzato, l’energia extra, viene scaricata nel terreno tramite le radici. Nel terreno i batteri distruggono la materia organica e producono elettroni. Ora noi catturiamo questi elettroni con un cavetto e poi in questa piastrina elettrica e gli elettroni ritornano nel sistema tramite l’altro cavetto e fondamentalmente abbiamo l’energia”. Secondo la direttrice di Plant-e, ciò potrebbe rappresentare una vera rivoluzione nel modo in cui produciamo elettricità. Un sistema – conclude – pensato per i paesi in via di sviluppo e quelle persone che non hanno ancora accesso all’energia elettrica. “La ragione principale per cui questo sistema potrebbe essere adatto soprattutto per le zone rurali, è che bisogna solo far crescere delle piante per farlo funzionare. Una volta installato, bisogna assicurarsi che le piante sopravvivano”, ha aggiunto.Fondata nel 2009, Plant-e commercializza e perfeziona un sistema brevettato nel 2007 in base a ricerche dell’Università di Wageningen. Un sistema che permette di produrre energia a patto che si disponga di piante che crescono in un ambiente saturo d’acqua.