La maggior parte delle barriere coralline sono considerate in pericolo. Inquinamento, pesca, fenomeni atmosferici, innalzamento della temperatura globale sono tra le cause principali, ma è importante salvaguardare i coralli e ripopolare le aree più danneggiate, habitat naturali fondamentali per pesci, tartarughe, altri animali e per tutto l’ecosistema marino, oltre che spettacolo della naturale per i sub.E’ per questo che in Florida, alcuni scienziati collaborano con sub e volontari in programmi di ricerca di “coral gardening”. Si tratta proprio di allevare i coralli in giardini-laboratorio ricreati, una sorta di piccole cliniche off-shore, come spiega Stephanie Schopmeyer, ricercatrice associata dell’Università di Miami.”Cresciamo i coralli nelle nostre nursery sott’acqua, li controlliamo, rimangono qui dalle 6 alle 12 settimane e una volta che hanno raggiunto una certa dimensione ne prendiamo alcuni frammenti e li portiamo in laboratorio, continuando a lasciarne altri crescere spontaneamante. E’ come se fosse una coltivazione sostenibile”.In laboratorio infatti i coralli sono controllati e al sicuro da qualsiasi minaccia esterna, crescono bene e sono pronti per essere rimpiantati, in salute, e andare a ripopolare le barriere coralline. Le tecniche sono precise e delicate, metodi messi a punto con anni di ricerche e esperimenti. Ma che in Florida, che insieme ai Caraibi ha visto ridursi i suoi coralli del 50% circa, potrebbero essere fondamentali in futuro per la salvaguardia dei mari.