Brescia: smascherata finta associazione sportiva equestre

Una brillante operazione di servizio, condotta da militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Chiari in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato- Nucleo Investigativo di Polizia ambientale e Forestale di Brescia, ha permesso di smascherare una finta associazione sportiva equestre  operante in Franciacorta ed accertare varie violazioni fiscali e veterinarie .Il controllo era  teso a verificare la sussistenza dei requisiti necessari per usufruire del regime tributario di favore previsto per tali forme giuridiche associative e la corretta detenzione degli animali. Gli accertamenti svolti hanno permesso di constatare che, nella realtà, l’associazione controllata altro non era che una prosecuzione dell’attività imprenditoriale esercitata da due soggetti, svolta, contemporaneamente, attraverso una ditta individuale con attività di “allevamento cavalli” ed una s.r.l. con attività di “commercio cavalli”. In particolare, tutti i beni mobili ed immobili utilizzati dall’Associazione Sportiva, come ad esempio l’imponente struttura del maneggio, due appartamenti e costosi mezzi per il trasporto dei cavalli ecc., sono risultati di proprietà di uno dei due imprenditori, che li ha formalmente concessi in “comodato gratuito” all’Associazione, al solo scopo di far gravare i relativi costi di gestione sul bilancio dell’Ente controllato. Nella realtà, tutte le strutture ed i mezzi continuavano ad essere utilizzati come “cosa propria” dai due imprenditori, nell’ambito delle attività svolte attraverso le proprie aziende commerciali. L’attività sportiva è risultata quasi inesistente e comunque “di facciata”, proprio perché la scuola di equitazione ha dato impulso alle sue attività come da Statuto solo alla fine del 2014, pur avendo iniziato l’attività sin dal 2001. Anche due dipendenti, di nazionalità indiana ed albanese, addetti alla pulizia delle stalle, ai lavori di manovalanza e manutenzione della struttura, sono risultati irregolarmente assunti già da svariati anni, in quanto inquadrati come “collaboratori sportivi” anziché come lavoratori dipendenti, percependo “in nero” buona parte dei compensi, in totale evasione contributiva, assicurativa e fiscale. Al termine delle operazioni ispettive, eseguite anche attraverso l’acquisizione di notizie da parte degli stessi dipendenti e degli “associati”, è stato constatato che l’Associazione è un vero e proprio soggetto economico che, pur avendo svolto esclusivamente attività commerciale, sfruttando lo schermo giuridico di ente “no profit” non ha mai presentato alcuna dichiarazione annuale ai fini IVA (risultando così evasore totale) ed ha dichiarato un reddito ammontante a poche decine di Euro annuo. Le somme sottratte a tassazione diretta ammontano, complessivamente, per il solo periodo 2012/2015, a circa 350.000 Euro e l’I.V.A., non dichiarata, a circa 75.000 Euro. Presso l’associazione sono anche state trovate  svariate confezioni di farmaci veterinari senza la ricetta che ne comprovasse la lecita provenienza, per cui illegittimamente detenuti. Il Corpo Forestale dello Stato ha proceduto al sequestro dei farmaci ed alla contestazione del relativo illecito. Inoltre è stata riscontrata la mancata compilazione del registro di carico e scarico degli equidi presenti presso le strutture dell’Associazione per cui anche per questo sono stati contestati dal C.F.S. i relativi illeciti.