L’appuntamento a Parigi per la conferenza mondiale sul clima, luogo delle scelte globali del nuovo modello di sviluppo per il pianeta, arriva dalla ottava edizione del Forum QualEnergia?, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club in partenariato con Cobat.Oltre 200 i partecipanti, tra amministratori pubblici, docenti universitari, giornalisti specializzati e rappresentanti di aziende, per una Conferenza che rappresenta uno dei momenti di dibattito e confronto tra istituzioni, imprese, mondo dell’economia e della ricerca, più attesi a livello nazionale.Il Focus ovviamente è sulla COP21 di Parigi, vissuto consapevolmente tra attese e realismo. Francesco Ferrante, vicepresidente Kyoto Club: “E’ improbabile che si riesca ad uscire dalla COP21 con degli impegni vincolanti che possano permettere davvero di tenere l’aumento della temperatura sotto i 2 gradi ma ci sarà la certificazione che molti paesi, Usa, Cina ed Europa, hanno imboccato la strada low carbon e dunque poter guardare con più speranza al futuro”.In questo senso, oltre agli obiettivi prefissati e fortemente sostenuti dall’Europa e dall’Italia, per il ministro dell’Ambiente Galletti a Parigi sarà determinante trovare un effettivo sistema di gestione e verifica degli impegni presi dai singoli paesi, unica maniera per garantire il risultato finale. “A Parigi comincia un percorso – ha detto Galletti nel corso del suo intervento – che dovrà durare per sempre. Sarebbe un errore se noi considerassimo il risultato di Parigi solo ed esclusivamente sulla base del documento finale che uscirà. E’ importante, ma quello è l’inizio di un percorso e perchè sia così bisogna che ci sia una governance del processo molto chiara e trasparente”. Dagli impegni globali a quelli invece ancora da prendere, o da riprendere, in Italia. Dal Forum Qualenergia è Legambiente a ricordarli, invitando il premier Renzi ad un cambio delle politiche sull’energia che sblocchi le opportunità di un futuro veramente rinnovabile. Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, spiega: “Purtroppo l’Italia, dopo aver raggiunto risultati straordinari (40% di energia da fonti rinnovabili)si è fermata. Negli ultimi 2 anni sono crollati gli impianti solari ed eolici, ed è soprattutto un danno per le famiglie. Insieme all’efficienza energetica con le rinnovabili si rende il paese più sostenibile e lo si aiuta ad importare meno energia. Il premier vada certo a Parigi a spingere per un accordo globale ma poi ci si concentri in casa sulle cose da fare”.