Nel 2050 più plastica che pesci negli oceani. E’ la terribile prospettiva presentata nella ricerca “The New Plastics Economy: Rethinking the future of plastics” che la Fondazione Ellen MacArthur ha voluto rendere pubblica in occasione dell’ultimo Forum economico mondiale a Davos, in Svizzera. Una catastrofe non così lontana e ancora ipotetica, ma che viene annunciata dagli accumuli di plastica già ad oggi presenti nelle acque. In particolare la Great Pacific Garbage Patch, una chiazza di plastica che è una vera e propria isola galleggiante formata dalle correnti oceaniche nel Pacifico. Questo orribile tappeto di plastica si decompone lentamente trasformandosi in una poltiglia velenosa per l’ecosistema sottostante: pesci e specie viventi. Se le cose non cambiano ai nostri figli non resteranno neppure gli oceani.