La stitichezza è un disturbo intestinale molto diffuso che si manifesta con vari sintomi, tra cui: dolori all’addome, meteorismo, difficoltà durante l’evacuazione, mal di stomaco, crampi, sensazione, di gonfiore, sensazione di nausea.
È dunque molto importante saper cosa fare, cosa mangiare e come comportarsi per cercare di risolvere il prima possibile questa fastidiosa problematica. A soffrire di tale disturbo sono molti adulti e anche molti bambini in tutto il mondo. Questa è una condizione caratterizzata da irregolari movimenti intestinali dovuti, principalmente, a una mancata ed irregolare eliminazione dei rifiuti.
Innanzi tutto bisogna essere consapevoli di cosa accade nel nostro corpo durante la digestione. Durante la digestione, generalmente, il cibo, prima di essere eliminato dal corpo, passa nel colon; quest’ultimo a sua volta assorbe dal nostro organismo, acqua e sostanze nutritive. Una volta digerito, il cibo passa dal colon al retto, mediante contrazioni muscolari volte a facilitarne il passaggio, dopodiché viene eliminato. La stipsi, quindi, deriva da un eccessivo assorbimento di acqua da parte del colon, che rende le feci asciutte e molto dure, dunque difficili da eliminare.
Essendo un problema molto comune, derivante da cause di varia natura, in primis l’assunzione di farmaci, è bene migliorare il proprio stile di vita, equilibrare la propria dieta e, soprattutto, evitare se possibile l’assunzione di farmaci. Reiterare il consumo di alimenti dannosi e assumere farmaci, in genere i lassativi, porta all’assuefazione verso queste sostanze, che a conti fatti risultano essere inefficaci.
Dunque, si può combattere questo fastidioso problema, cambiando il modo di mangiare, scegliendo cioè un’alimentazione sana. Questo comporta molti vantaggi perché nel caso il problema dovesse manifestarsi nuovamente, sarà più facile eliminarlo attraverso una dieta sana ed equilibrata piuttosto che ricorrendo all’utilizzo di medicinali; infatti, la maggior parte delle persone che soffrono di costipazione e sono costrette ad assumere dei lassativi, diventano dipendenti da questi medicinali e avvertono ciò come un vero e proprio disagio per il proprio corpo.
I cibi che contengono fibre sono, principalmente, frutta e verdura, i legumi, i cereali, le noci e alcuni semi.
Frutta e verdura sono le principali fonti di fibre, in quanto contengono alcune sostanze che vanno a costituire la massa da eliminare e, soprattutto, ne favoriscono l’eliminazione, ma anche perché in questi alimenti sono presenti diversi enzimi volti ad aumentare l’efficienza del sistema digerente stesso.
Le porzioni di frutta e verdura da consumare quotidianamente devono essere minimo cinque, fino ad un massimo di nove; l’aumento del consumo di questi cibi dev’essere progressivo in quanto si potrebbe correre il rischio di provocare ulteriori danni all’apparato digerente.
Anche un abbondante consumo di acqua rappresenta un toccasana per la stitichezza; infatti un corpo disidratato tende a rimediare alla carenza di liquidi assorbendoli dal cibo, favorendo così, la formazione di feci difficili da espellere in quanto asciutte e dure.
Le prugne secche sono un toccasana per il nostro intestino, una soluzione naturale è piacevole. “Già sappiamo che le prugne secche contengono manganese e vitamina K ideali per supportare le ossa. Tanti studi hanno dimostrato che le donne in menopausa hanno vantaggi e benefici nella struttura della massa ossea grazie all’assunzione quotidiana di prugne”.
Essendo poi naturalmente privo di grassi, e quindi anche di quelli saturi, il suo consumo contribuisce al mantenimento dei livelli normali di colesterolo nel sangue. L’assenza di sale e sodio invece aiuta a mantenere una pressione sanguigna regolare. Senza contare che le prugne secche della California possono essere una valida alternativa per la merenda dei più piccoli:
“Tante volte per i bambini è insufficiente la quantità di fibre fornita. Tanti genitori danno i succhi di frutta pensando che corrisponda al frutto intero. In realtà nel succo di frutta mancano le fibre e c’è una grande quantità di zuccheri”.
Di qui la possibilità di offrire ai bambini una porzione di prugne secche naturalmente dolci che vanno a coprire una delle cinque porzioni di frutta e verdura giornaliere. E se in purezza non sono gradite, si possono pensare dei modi alternativi di consumo come suggerisce lo chef, una stella Michelin, Luca Marchini:
“Un biscotto di parmigiano Reggiano con olio d’oliva extravergine con sopra una crema di prugne fa sì che si abbini bene un parmigiano cotto, il sentore erbaceo dell’olio d’oliva al dolce di questa confettura di prugne dove questo sapore dolciastro porta a mangiarne più di uno in modo continuato”.