Ecco che il problema dell’inquinamento salta fuori sempre più frequentemente, in questo caso si tratta dei più indifesi come i bambini. Ecco che da Genova parte un allarme per l’aumento nella fascia pediatrica in ambito metropolitano, che grazie ad un aumento davvero importante dell’inquinamento i casi dell’asma e delle allergie nei bambini è in grande aumento.
Sotto accusa soprattutto le emissioni inquinanti da traffico veicolare e i cambiamenti climatici. A Genova sono stati organizzate consulenze gratuite per bambini e adolescenti fino a 14 anni nell’ambulatorio di allergologia pediatrica dell’ospedale Villa Scassi che ogni anno eroga circa 3000 prestazioni.
“In Italia circa il 30% dei bambini è affetto da allergia, invece il 10% sotto i 14 anni presenta asma soprattutto nelle fasce d’età 6-7 anni e 13-14 anni; il 20% è affetto da rinite allergica, trend in aumento a 6-7 anni e 13-14 anni, e il 15% presenta dermatite atopica. La prevalenza nella fascia pediatrica è in aumento soprattutto in ambito metropolitano. Nelle aree di Genova ad esempio sono indubbi i benefici del clima mediterraneo, ma si assiste ad un continuo aumento delle emissioni inquinanti da traffico veicolare”. Come spiega Stefano Macciò, primario di neonatologia all’ospedale Villa Scassi e responsabile ambulatori pediatrici di allergologia Asl 3
Nei bambini i sintomi sono determinati prevalentemente da allergeni alimentari e dermatite atopica nei primi 2 anni di vita; da inalanti come acari, epiteli di animali e muffe tra i 2 e i 4 anni, e da pollini in età successive.
“In Liguria, tra i pollini, il principale è quello della parietaria, quasi perenne. Forme asmatiche importanti possono essere provocate anche da pollini di oleacee. I cambiamenti climatici influenzano notevolmente il periodo di insorgenza e la durata dei sintomi: in caso di aumento precoce delle temperature, le pollinosi iniziano prima e durano più a lungo”. Sempre secondo Macciò