Immagini crude. Che mostrano la caccia alle balene in tutta la sua brutalità. Il filmato è stato girato nel 2008 da alcuni attivisti dell’organizzazione ecologista Sea Shepherd. Ma solo oggi è stato possibile diffondere il video, dopo una lunga controversia con il governo australiano che si rifiutava di renderle pubbliche per non intaccare le relazioni diplomatiche con Tokyo.
Nei filmati si vedono le baleniere giapponesi in azione nell’Oceano pacifico meridionale. E le balene agonizzanti, con l’arpione conficcato nella schiena, trascinate verso le navi in un mare rosso sangue. Sea Shepherd ha da poco annunciato di rinunciare alla campagna annuale di inseguimento delle baleniere, riconoscendo i propri limiti di fronte alla potenza marittima giapponese.
L’associazione è impegnata da 12 anni in spettacolari blitz in mare per ostacolare le operazioni delle baleniere. Grazie ad essa sono state salvate migliaia di esemplari di cetacei e al contempo sono state mostrate al mondo la crudeli attività illegali delle baleniere.
Il Giappone intenderebbe cacciare circa 4000 balene nei prossimi 12 anni e riprendere formalmente la caccia commerciale, mettendo fine all’escamotage giuridico della caccia per fini di ricerca scientifica. Sea Shepherd ha anche rinnovato la richiesta al governo di Canberra di citare il Giappone davanti al Tribunale Internazionale per la Legge del Mare.