Elettrificazione della mobilità privata, sistemi di sharing mobility per tutti, sempre più semplici da usare, spostamenti a piedi e in bicicletta più sicuri e nuovi spazi verdi che rendano le città più vivibili. Sono solo alcuni dei temi affrontati in “Green Mobility – Come cambiare la città e la vita”, il libro di Legambiente, curato da Andrea Poggio, presentato a Roma durante un incontro dedicato alla mobilità elettrica, organizzato da Forum QualeMobilità di Legambiente e Lorien Consulting in previsione degli Stati Generali della mobilità elettrica e sicura.Andrea Poggio:
“Chiunque di noi è abituato ad andare in garage, mettere il navigatore e andare; non esce mai da una scatola. Atri, invece, stanno cominciando a muoversi in maniera diversa perché la mobilità del futuro non sarà solo elettrica, quindi a emissioni zero, ma anche connessa: io so dove sta il mezzo di locomozione e dove sto andando. Sarà anche condivisa, pensiamo alla mobility sharing e alla condivisione dei viaggi, e infine intermodale: cioè io non faccio lo stesso viaggio con lo stesso mezzo”.
Un appuntamento arrivato proprio nei giorni in cui Roma ospita la novità della Formula E e pensato soprattutto allo scopo di portare idee e proposte al nuovo governo, e a cui hanno partecipato esponenti politici ed esperti del settore, come Carlo Ratti, professore al MIT di Boston.La trasformazione per Poggio ha bisogno dell’apporto di tutti i settori, perché la mobilità oggi è un problema.
“Sapete che la mobilità elettrica se domani tutto fosse elettrico dimezza le tasse sui trasporti? Altro che incentivo”.
É stata anche presentata la terza rilevazione semestrale dell’Osservatorio sulla Mobilità nuova e sostenibile condotto da Lorien Consulting in collaborazione con Legambiente, da cui è emerso che gli italiani sono sempre più informati, esigenti e consapevoli sul tema dell’inquinamento e della mobilità. Elena Melchioni, ad di Lorien Consulting:
“Viene fuori che il 36% degli italiani ritiene che l’agenda del governo, potenziale ancora, Salvini-Di Maio, anche con un terzo super partes, dovrebbe risolvere i problemi del Paese. Tra cui c’è che il 40% delle città italiane nel 2017 ha superato la soglia d’inquinamento, non si può andare avanti così. Il 70% degli italiani si dichiara molto preoccupato e l’Italia si spacca in due. Per il 48% non sono sufficienti le misure e le limitazioni ulteriori, per il 46% invece ci vogliono più limitazioni”.
E per quanto riguarda le abitudini:
“L’italia è divisa in due in termini di stili di mobilità. Il Nord è multi-modale con una frequenza di spostamento intensa, il Sud è mono-modale, usa sempre lo stesso mezzo, il 40% l’auto di proprietà, non usano car sharing e questo è dovuto a un problema di distribuzione territoriale. L’Italia è di nuovo divisa in due: grandi centri con il car sharing in cui l’8% ne fa uso esclusivo abbandonando l’auto di proprietà e il resto del Paese in cui si conosce di più ma non c’è la possibilità di usufruirne”.