La foresta di Atewa è un’area protetta. I suoi depositi di bauxite non devono essere estratti. Chiediamo lo status di parco nazionale, per Atewa. Ransford Adjei è rimasto senza parole mentre guardava le foto scattate dalla sua macchina fotografica. Ricercatore presso A Rocha International si aspettava di vedere zibetti o pangolini. Ma certamente non un cercocebo dal collare, un primate la cui specie è minacciata. La foresta tropicale di Atewa ospita una biodiversità ricca e unica: la sua lussureggiante foresta e i suoi paesaggi fluviali ospitano animali e piante rare. Rofornisce acqua potabile a 5 milioni di persone. Ma Atewa è anche ricca di bauxite. Il governo vuole estrarre e commercializzare questi depositi, sebbene i 26.000 ettari della riserva forestale di Atewa siano ufficialmente protetti. “La scoperta del cercocebo dal collare rafforzerà la nostra campagna”, afferma Daryl Bosu. Il vicedirettore di A Rocha International si batte da oltre 4 anni perchè la foresta di Atewa venga dichiarata parco nazionale. “Eravamo vicini all’obiettivo”, spiega Bosu. “Grazie al sostegno degli ambientalisti di tutto il mondo, tra cui Salviamo la foresta, siamo stati in grado di convincere il precedente governo di revocare i permessi rilasciati per l’estrazione di bauxite e creare un parco nazionale. ” Ma il nuovo governo vuole arricchirsi con le risorse minerarie ed ha raggiunto un accordo da 10 miliardi di dollari con la Cina per estrarre e trattare la bauxite. “I negoziati si svolgono a porte chiuse”, ha detto Daryl Bosu, che invita il suo governo a giocare a carte scoperte e a proteggere la foresta da ogni forma di sfruttamento. “Nessun dollaro guadagnato con la bauxite può compensare il valore che queste risorse naturali hanno per noi e per le generazioni future. Aiutateci a chiedere che la foresta di Atewa venga dichiarata Parco Nazionale”. Per fare in modo che il Ghana non venda la sua natura alla cina firma qui.