Medicina Amica: Metodo Ruffini e la cura delle malattie dermatologiche
Il ‘Metodo Ruffini‘ è un trattamento dermatologico a uso topico per la cura di patologie di pelle e mucose attraverso l’applicazione di ipoclorito di sodio diluito in acqua in concentrazione compresa tra il 6 e il 12 per cento.
Promette di curare oltre cento malattie e disturbi di pelle e mucose spesso insidiosi e resistenti alle cure tradizionali. Dalle dermatiti alle micosi di pelle e unghie, dalla candida al papilloma virus, dalle ferite a infiammazioni, dall’herpes labiale al fuoco di Sant’Antonio, dal piede diabetico infetto alle temibili infezioni di Mrsa, dalle punture di vespe alle ustioni di meduse e scottature domestiche.
Il vero principio attivo del metodo è l’acido ipocloroso (HOCl), che si viene a formare per reazione quando l’ipoclorito di sodio entra in contatto con la membrana cellulare dell’agente patogeno. Come nell’assalto a una città fortificata, scinde i legami idrogeno di alcuni componenti della membrana o parete cellulare e, disgregate le mura di cinta, ha campo libero nell’affrontare le altre componenti del microrganismo, distruggendone perfino il DNA, senza lasciargli quindi la possibilità di riformarsi. È questo il processo con cui l’ipoclorito elimina virus, batteri, protozoi e funghi. I tempi di applicazione variano in base al tipo di tessuto e al tipo di struttura dell’agente patogeno.
Durante questa trasmissione di ‘Medicina Amica’, conduce la giornalista Antonella Baronio insieme al Dottore e Ricercatore Gilberto Ruffini e il figlio Paolo Alessandro Ruffini insieme faranno luce sul Metodo utilizzato per la cura delle diverse malattie dermatologiche.