PETIZIONE: TUTELIAMO I GATTI ABBANDONATI!
Sono una cittadina italiana e da anni mi occupo di gatti randagi, tirando fuori i soldi dalle mie tasche. Gatti abbandonati o fatti nascere senza motivo da altri cittadini.
SONO STANCA, ma non degli animali! Sono stanca di vederli morire di fame, di non vedere miglioramenti e soprattutto di non trovare mai un responsabile.
Questa è la situazione italiana (nord, centro e sud Italia senza troppe differenze):
1) Troppi gatti vaganti sul territorio (abbandonati da privati): sfatiamo il mito che il gatto possa cavarsela da solo, soprattutto se ha fatto una vita su un comodo divano e poi si è ritrovato di colpo in mezzo alla strada!
2) Microchip non obbligatorio (unico metodo per riconoscere il proprietario dell’animale);
3) Migliaia di nascite ogni anno, di cui il 70% viene abbandonato sul territorio. I cittadini, sensibili alla questione, devono occuparsi di 30-40-50-60 gattini da allattare ogni anno, raccogliere cuccioli di pochi giorni malati o feriti, curarli e cercare loro una casa;
4) I gattili (tutti non sovvenzionati e su base di volontariato) non riescono più a ritirare i gatti abbandonati perché sono al collasso;
5) I cittadini, sensibili alla causa, si ritrovano con tantissimi gatti (non di loro proprietà) da curare e sfamare, ovviamente utilizzando i propri soldi.
6) La maggioranza delle amministrazioni locali, per non dire la totalità dei comuni, che sarebbero per legge responsabili delle varie colonie feline, ignorano volontariamente le varie situazioni denunciate dai cittadini o, addirittura, intimano il divieto di nutrire gli animali e in questo modo provocarne la conseguente morte per deperimento.
E’ ORA DI DIRE BASTA AI GATTI ABBANDONATI PER STRADA!
Chiedo, insieme a tutti coloro che sosterranno questa petizione, di:
1) Creare un’anagrafe felina con microchip obbligatorio, entro 60 giorni dalla nascita o prima della cessione a qualsiasi titolo;
2) Rendere obbligatoria la sterilizzazione per gatti non da riproduzione (rilasciare una licenza per la nascita di felini solo agli allevatori iscritti ad Associazioni feline serie e riconosciute (ANFI, AFI ecc);
3) Riconoscere un contributo alle strutture e alle associazioni di volontariato che promuovono la sterilizzazione, la cura e l’adozione del gatto.
4) Censire, microchippare e sterilizzare tutte le colonie feline per legge.
5) Obbligare gli stessi comuni, come avviene per i canili, a stipulare convenzioni con le associazioni che gestiscono le realtà locali.
6) Far nascere strutture riconosciute per legge che ospitino i gatti randagi.
SEI D’ACCORDO CON ME?
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