Alla vigilia della Giornata Internazionale dello Yoga il prossimo 21 giugno, il premier indiano Narendra Modi ha postato sui suoi profili social una serie di video che mostrano un suo avatar praticare yoga. Un modo di arrivare ai più giovani, come ha spiegato l’Ambasciatrice indiana a Roma, Renaat Sandhu:”Il nostro primo ministro Modi è stato colui che ha avviato la procedura nel 2014 alle Nazioni Unite per fare del 21 giugno la Giornata internazionale dello Yoga ed è stata accettata all’unanimità”. “Lo yoga è qualcosa a cui tiene molto, è un grande credente e praticante. So che si alza molto presto al mattino e pratica yoga molto regolarmente, essendo un credente lui stesso, ritiene sia importante portare lo yoga nel mondo.Ha usato molti mezzi per promuovere lo yoga. I social media sono uno di questi, sono un mezzo molto potente che raggiunge una platea di utenti molto ampia delle giovani generazioni, che utilizzano i social media”.L’Ambasciata indiana ha presentato la serie di iniziative che si terranno per la quinta edizione dello Yoga Day. Oltre all’evento clou in Piazza del Campidoglio a Roma, con una pratica di circa due ore guidata da insegnanti qualificati, è in programma una settimana di incontri, tra lezioni e seminari, per appassionati e curiosi nella sede diplomatica di via XX Settembre.Sempre il 21 giugno in Piazza del Campidoglio si svolgerà un concerto di musica indiana con il maestro di Sarod, Partho Sarothi, apertura ufficiale del Summermela Festival.Per il secondo anno consecutivo la Giornata internazionale dello Yoga sarà celebrata anche a San Marino: basta portare con sè vestiti comodi e tappetino sabato 15 giugno al Campo Bruno Reffi, un evento anticipato da una performance di danza classica indiana Kathak. Ma tutti gli indiani praticano lo yoga? “Tutti noi prima o poi abbiamo imparato e praticato yoga. Alcuni di noi lo praticano in modo regolare, altri più sporadicamente, ma tutti sappiamo cos’è lo yoga e ce ne sono molti tipi, alcuni sono più incentrati sulla meditazione, altri che si praticano con tante asana (le posizioni, ndr). È qualcosa che fa parte della cultura indiana, dell’ethos e della filosofia indiana”.