L’arte di saper abbinare gli alimenti per aiutare il nostro intestino a lavorare al meglio!
In questa puntata di Laboratorio Salute abbiamo parlato del Metodo Adamski, basato sul tubo digerente e una dieta bilanciata che non demonizza alcun alimento, ma si limita a consigliare una corretta separazione tra cibi a digestione lenta e cibi a digestione veloce.
Il principio alla sua base è molto semplice: chi mangia nel modo giusto va bene di corpo. E chi va bene di corpo vive meglio! Tutto ciò che mangiamo lascia dei residui nelle pareti del tubo digerente, che finisce per irritarsi o, nel peggiore dei casi, intasarsi. Pertanto il corpo si ritrova appesantito, meno reattivo e più esposto a disturbi come mal di schiena, emicrania, insonnia e problemi circolatori. Da oltre trent’anni il naturopata e osteopata Frank Laporte-Adamski promuove un metodo alimentare finalizzato a trattare nel modo migliore il «secondo cervello» che abbiamo nella pancia e da cui dipendono non solo la digestione, ma anche il 70% delle funzioni del nostro sistema immunitario.
Qual è il principio alla base del Metodo Adamski?
Alimentarsi tenendo separati cibi a caduta veloce (30 minuti) e cibi a caduta lenta (4-5 ore).
È assolutamente da evitare l’abbinamento di alimenti lenti e veloci: se questi vengono mescolati, i tempi di digestione aumentano mostruosamente, l’apparato digerente non riesce a eliminare del tutto i residui, e le tossine in accumulo vanno a danneggiare gli altri organi.
Alla cura dell’alimentazione Adamski suggerisce poi di accompagnare l’esercizio fisico, che sollecita il diaframma, e i massaggi al ventre, essenziali per riattivare la circolazione sanguigna e ridurre il gonfiore addominale.
Queste le tematiche che verranno affrontate in studio:
Quand’è che un transito può dirsi regolare? Tutto passa per il tubo
Il transito ideale: è tutta questione di velocità
Aiuta l’intestino, che l’intestino ti aiuta
Addio fermentazione
Gli errori quotidiani
L’importanza delle manipolazioni
La tabella dei cibi
Detox è solo una moda? Fegato e reni soffrono se al mattino si assume acqua e limone
Il buonumore viene dalla pancia
Nella seconda parte di trasmissione avremo Enza Abramo Docente e Vice-Direttrice della Regione Lombardia per DIABASI Scuola professionale di massaggio che ci presenterà il massaggio Maori, ideato dal Duilio La Tegola il quale è rimasto affascinato dalla cultura Maori e dai tatuaggi che questa popolazione riportava sul corpo. Da lì iniziano i suoi studi e infine ha ideato la tecnica del Massaggio Maori.
L’operatore che esegue il massaggio corrisponde al sacerdote che esegue il tatuaggio. La persona che riceve il massaggio estremamente importante è colei che viene tatuata.
Gli strumenti sono esattamente le armi da guerra che danno forza e potere
Il Massaggio da forza e coraggio, destinato ad un vero uomo un massaggio intenso e profondo che permette di affrontare qualsiasi sforzo fisico e combattere la paura
Il Massaggio Maori permette di fare un massaggio muscolare profondo senza provare eccessivo dolore
Gli strumenti che vengono utilizzati sono: il patu ed il piccolo patu (arma per il combattimento corpo a corpo generalmente ricavati da legno, osso di balena o pietra), le sfere e le mezze sfere.