La notizia dell’archiviazione richiesta dalla Procura della Repubblica di Cremona per l’indagine per epidemia colposa, omicidio e lesioni colpose, in relazione alle morti e alla diffusione del virus in otto Rsa del territorio, ha creato perplessità e anche rabbia, in particolare tra i parenti degli ospiti, alcuni dei quali non hanno più rivisto i loro cari. la valutazione dello stato di eccezionalità solleva dunque dalle responsabilità delle case di riposo. Secondo i pm, inoltre, per gli anziani pluripatologici deceduti in assenza di autopsia non si è potuta determinare la causa esatta della morte, né con certezza in che modo sia avvenuto il contagio. La Procura, pur riconoscendo che tutte le 8 rsa , secondo quanto risultato da testimonianze e documenti raccolti durante le perquisizioni, avrebbero dovuto opporsi all’emergenza in maniera più efficace , d’altro canto le scagiona perchè al tempo mancavano chiare e precise indicazioni da parte delle autorità sanitarie.
Le Rsa hanno vietato le visite, acquistato dispositivi di protezione ma non hanno monitorato gli anziani, secondo il procuratore per la conclamata scarsità dei tamponi diagnostici.