Hanno chiesto il sostegno del Partito Radicale e manifestato per chiedere di poter rientrare in servizio, le operatrici socio sanitarie delle carceri che giuridicamente risultano in servizio, ma che attualmente sono sospese dalla loro attività. Eppure a Cremona, dallo scorso gennaio, è scattato l’obbligo per le infermiere dell’Ospedale Maggiore di Cremona di prestare servizio per i detenuti della casa circondariale cremonese. Una mansione che precedentemente era svolta su base volontaria e una scelta che sembra essere dipesa dall’Asst cremonese a seguito delle necessità visto l’alto numero di detenuti con problemi psichici e psicologici oltre che tossicodipendenti. Lo scorso 3 giugno durante la notte, dopo la sospensione di un farmaco per l’ansia, alcuni detenuti hanno dato fuoco alle celle, mentre due detenuti stranieri sarebbero stati condotti in Ospedale per autolesionismo.