Con le Alpi senza più neve, i laghi svuotati e le precipitazioni del tutto insufficienti mentre le temperature si stabilizzano a circa due gradi sopra la media stagionale, a soffrire per la secca del fiume Po è l’agricoltura, ma anche l’allevamento, così come il settore termoelettrico. Una crisi idrica come quella attuale, con una siccità che minaccia le stesse disponibilità di acqua, non si era mai vista, almeno negli ultimi 70 anni. A Cremona il Po scende oltre gli 8 metri sotto lo zero idrometrico; a tracciare la situazione l’ultimo Osservatorio Sugli utilizzi idrici che si è riunito ieri a Parma per cercare soluzioni condivise di fronte all’emergenza.