Cremona: campi a nord bruciati dal sole e dalla poca acqua

Cremona. A risentire maggiormente della crisi idrica sono gli agricoltori che non possiedono pozzi, quelli che dipendono dai consorzi di irrigazione o dalle rogge del territorio. Le immagini dei campi nella zona a Nord di Cremona non sono caratterizzate dal solito verde estivo. Bruciate le coltivazioni tra Spinadesco ed Acquanegra Cremonese e Corte dei Frati. La differenza si vede notevolmente tra le diverse zone del territorio. Lo racconta a Telecolor un agricoltore cremonese, che ha trovato soluzioni per ridurre i danni nell’area di Cremona e Stagno Lombardo, ma non ha avuto gli stessi risultati a nord della città. Particolarmente colpita nel Cremonese è la coltura del mais, per salvare il salvabile, molti agricoltori hanno già iniziato la trinciatura, con un anticipo di circa un mese, ma il raccolto che se ne ricava è fortemente compromesso. Intanto le temperature continuano la loro corsa verso l’alto con punte di oltre 38 gradi in pianura nei prossimi giorni, e prati e raccolti che bruciano in campo, sotto il sole rovente. Servirebbero soluzioni immediate. In molti a giugno, hanno pagato l’ultima rata per avere acqua senza alcun tipo di sconti, tuttavia le condizioni idriche non consentono una sufficiente quantità. Intanto secondo il Presidente Lombardo Attilio Fontana, l’acqua per irrigare dovrebbe finire tra il 25 e il 30 di luglio.

Sara Polgati