Un report del WWF su 28 paesi più Regno Unito ha posto l’Italia sul podio per i costi sanitari derivanti dall’uso del gas naturale. Il metano, che vede nel cremonese i maggiori impianti di stoccaggio e progetti di implementazione per rispondere al fabbisogno energetico, possiede un impatto sul riscaldamento globale circa 80 volte più forte per unità di massa rispetto alla CO2. A Sergnano, Bordolano, dove c’è la più grande area di stoccaggio gas, le emissioni sono state riprese da una camera scura ma tutt’oggi non si fa abbastanza su questo tema. La nostra provincia, che detiene anche un primato per numero degli impianti biogas, ben 140, deve quindi fare i conti con le conseguenze sulla salute. Morti premature, impatti respiratori su adulti e bambini, ricoveri ospedalieri e malattie. Secondo Ispra altri settori che forniscono il contributo più rilevante delle emissioni di metano in atmosfera sono l’agricoltura con il 44,2% e la gestione dei rifiuti con il 37,9%.