In questi mesi di estrema siccità l’attenzione sul fiume Po è sempre più alta e si è ritornati a parlare di bacinizzazione in previsione futura, soprattutto per salvare l’agricoltura. L’esperienza degli anni 60 portata avanti nel cremonese dimostra però i danni creati da questo tipo di interventi e di come il grande fiume abbia invece ben altri problemi. Laddove si riduce l’impatto dell’uomo, la natura riprende i propri spazi e a trionfare è la biodiversità.