Milano. Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità la nuova legge regionale che promuove il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità. Soddisfazione per il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, primo firmatario della legge che passerebbe da una logica basata sull’offerta di servizi e prestazioni, a una che individua gli interventi per il miglioramento della qualità di vita partendo direttamente dai bisogni. Tre i principi cardini del provvedimento: la libertà di scelta del proprio luogo di residenza senza obbligo di vivere in una particolare sistemazione; l’accesso a una serie di servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi sociali di sostegno e la messa a disposizione dei servizi e delle strutture sociali su base di uguaglianza con gli altri. Alla base della riforma c’è il ‘progetto di vita’, un documento personalizzato e individuale che dovrà predisporre il Comune, utile, caso per caso, a individuare le risorse e le competenze necessarie a sostenere e orientare il percorso di vita della persona con disabilità. La legge prevede un finanziamento iniziale di un milione di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024.