La tradizione popolare torna a rivivere a Castelleone. Ieri sera, centinaia di persone si sono riunite attorno al falò di san Giuseppe, una tra le più radicate manifestazioni del cremonese. Tra magia e leggenda, la ‘masinera, la catasta di legna posizionata in piazza Isso è stata data alle fiamme per festeggiare la primavera. La ‘vecia, il fantoccio che rappresenta l’inverno, viene bruciato come gesto di buon auspicio affinchè la nuova stagione sia mite e propizia per i raccolti nei campi. Una festa antica come il paese la cui memoria si perde essendo tramandata oralmente. Le fascine di legna vengono raccolte di casa in casa, quasi come un rituale propiziatorio a cui nessuno vuole rinunciare. Quello della festa di San Giuseppe, a Castelleone, è quasi un rituale, propiziatorio, che si ripete e che prevede anche una parte religiosa con la processione della statua del Santo che, a spalle, viene portata verso la chiesa a lui dedicata, passando a fianco della catasta di legna in fiamme. E poi, quandoil fuoco si spegne, tutti a far festa respirando il primo brivido della primavera.