Terre di Lombardia: la poesia del fiume Ticino

La puntata è dedicata al territorio di Cerano (Novara) la cui etimologia del nome trae origine dal cerro, un albero diffuso nella Pianura Padana e che compare anche nello stemma comunale. Vedremo una roggia in un bosco alimentata dalle acque del Ticino e poi andremo proprio sul fiume dove qui è particolarmente azzurro e corre veloce. Vi racconterò di un personaggio immaginario il Bargniff”, un incredibile creatura simili ad un grande anfibio con gli occhi ardenti che è solito porre degli indovinelli ai viandanti. Chi non è in grande di rispondere a questi enigmi viene buttato nel fiume. Poi andremo a vedere la “Lanca del Bagno”, un ramo secondario del Ticino, circondata da una folta vegetazione e popolata da molti uccelli come anatre, germani, aironi, folaghe, gallinelle, ma anche da scoiattoli, volpi, caprioli e conigli selvatici. Vedremo il Naviglio Langosco un canale per l’irrigazione realizzato nel XVII secolo dal conte Guido Langosco e del Naviglio Sforzesco creato dall’ingegnere Bettola da Novate, lo stesso che aveva realizzato il Naviglio di Bereguardo e soprattutto il Naviglio Martesana, entrambi alimentati dal fiume Ticino.
Per ultimo andremo lungo il Ticino a San Martino di Trecate con il suo bel ponte ad arcate.
Le origini del nome della frazione, traggono ispirazione dal santo patrono locale, San Martino di Tours. Il borgo ha origine antiche legato al passaggio della Strada Consolare Vercellina che sin dall’epoca Romana collegava Mediolanum (Milano) e Vercellae (Vercelli). Il superbo ponte di pietra ancora esistente sul Ticino venne realizzato tra il 1808 e il 1828 ad opera dell’ingegnere Stefano Melchioni.