Terre di Lombardia: vita d’acqua e di fiume

La puntata è dedicata al fiume Ticino a Vigevano nella zona detta Taraplino.In questo punto lungo il Ticino ci sono le casotte, piccole case un tempo ripostigli per gli attrezzi, trasformatesi poi in casoni rurali o in luoghi di ritrovo per mangiate e divertimento e dopo un periodo di ab- bandono ogni molto rivalutate.
Taraplino era la casotta che ospitava un ristorante che da il nome alla zona, una baracca ma- landata e fatiscente. Un tempo il lunedì sera a Ticino andavano in questo ristorante i macellai, il martedì i parrucchieri, il mercoledì sera i soliti frequentatori, al giovedì ci andava la famiglia e al fine settimana ci andavano tutti.
Il Ticino ha origine dal massiccio del S. Gottardo in territorio elvetico. Barche tipiche sono i “Bol-cei” in metallo per raccogliere pietre tonde e sassi per l’edilizia.
Parleremo di alcuni mestieri antichi del fiume, come i barcaioli, il costruttore di ceste e di scope, e i raccoglitori di sassi, Parleremo di tre località dei dintorni dai nomi particolari come Zerbolò che anticamente si chiamava Zerbolatum. Poi Gambolò il cui nome sembra che provenga da due tipiche parole romane latine “Camps latus” ossia «Campo largo» altri da “gambo“ ovvero fusto che riflette il senso di “Canale derivato” o dal nome di persona Gamba. E infine Remondò Il suo toponimo deriva da un aggettivo “Remondatum” da remondare che significa sarchiare, spianare, pulire il terreno.
Poi andremo Il mulino di Mora Bassa edificato nel 1488 e bagnato dalla roggia Mora deve il suo nome per essere stato costruito nel corso più a sud (basso) della Roggia Mora.
Fu Lodovico il Moro a realizzarlo e lo offrì in dono alla moglie Beatrice d’Este. Il mulino fa da sfon-do alle amanti di Ludovico il Moro. Cecilia Gallerani (la Dama con l’ermellino) dipinto da Leonardo che si trova a Cracovia e Lucrezia Crivelli “La belle Ferronière” sempre ritratta da Leonardo ora al Louvre di Parigi. E Il mulino di Mora Alta oggi privato che è stato edificato nel 1497, ed è collo-cato dove la corrente del corso d’acqua è particolarmente forte per la presenza di un dislivello naturale. In entrambi scorre la Roggia Mora, Ha origine alle pendici del Monte Rosa in località Prato Sesia, e si sviluppa tra la provincia di Novara e la Lomellina nel pavese.
Leonardo durante la sua permanenza presso il Ducato di Milano e Vigevano da Ludovico il Moro ebbe modo di progettare lavori di bonifica di gran parte del territorio di Vigevano, ritraendo e stidiando i diversi mulini già esistenti all’epoca tra cui: il mulino della Scala. Infine andremo a Sforzesca con la sua enorme cascina costruita alla fine del 1400 come residenza di campagna di Beatrice d’Este e Ludovico il Moro, dove troviamo le marcite.