La tiroide, situata nella parte bassa del collo e dalla forma che ricorda vagamente quella di una farfalla, è una ghiandola endocrina. Stimolata dall’ormone tireostimolante (TSH) prodotto dall’ipofisi, rilascia nel sangue la tetra-iodotironina o tiroxina (T4) e la tri-iodotironina (T3), entrambe cruciali per il corretto funzionamento di vari organi e tessuti, come il cuore, la temperatura corporea e lo sviluppo psico-fisico.
Nel 1825, il medico C.H. Parry suggerì una relazione tra disfunzione tiroidea e disturbi dell’umore, quali ansia e depressione. I sintomi della disfunzione tiroidea, come affaticamento, lentezza mentale e sbalzi umorali nell’ipotiroidismo, o irritabilità, problemi di concentrazione e calo del desiderio sessuale nell’ipertiroidismo, possono somigliare a quelli dei disturbi dell’umore.
Uno studio recente con 56 pazienti ha suggerito che disturbi d’ansia, in particolare attacchi di panico, potrebbero essere legati a una disfunzione tiroidea. Sono stati riscontrati segni di infiammazione tiroidea, disfunzioni dei livelli di ormoni tiroidei o auto-anticorpi specifici, indicativi di malattia autoimmune della tiroide. La terapia tradizionale per il disturbo tiroideo potrebbe anche alleviare i sintomi d’ansia.
Ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questi risultati e comprendere meglio il rapporto tra tiroide e ansia. Tuttavia, prendersi cura della tiroide con una dieta ricca di iodio, alimenti antinfiammatori e tecniche di gestione dello stress può essere utile per il benessere generale. Evitare sostanze eccitanti come caffè, tè e alcolici può anche aiutare a mitigare i sintomi associati all’ipertiroidismo. La mindfulness e le tecniche di rilassamento possono contribuire a ridurre l’impatto delle sensazioni fisiche dell’ansia sul corpo.