2.400.000 di euro. E’ quanto ottenuto dal Comune di Cremona a titolo di risarcimento dei danni non ambientali, patrimoniali e non, correlati ai fatti, definitivamente accertati, di inquinamento ambientale da parte della raffineria Tamoil che hanno interessato la città. 1 milione di euro era già stato riconosciuto al Comune a titolo di provvisionale in sede penale e nella consapevolezza che il danno ambientale può essere richiesto solo dal Ministero dell’Ambiente. E’ il risultato dell’odierna udienza dell’azione civile che il Comune di Cremona ha avviato contro Tamoil nel 2018. L’Amministrazione Comunale ha deciso di accettare la transazione e tale somma sarà destinata a progetti di riqualificazione ambientale sulla città. La prima azione legale contro il colosso libico per dimostrare le responsabilità nell’inquinamento ambientale sui terreni interni ed esterni al sito partì dal coraggio del cittadino Gino Ruggeri che si sostituì al Comune nella causa penale. Mentre il Comune esulta per i soldi che finiranno nelle proprie casse, le società Canottieri sono costrette a continuare a pagare perché la barriera idraulica non funziona e l’inquinamento, sotto le loro aree, non se n’è mai andato.