Terre di Lombardia: di luce, di nuvole e altre storie

Oggi vi parlerò della luce attraverso alcuni miei dipinti, tema che amo molto e che studio continuamente, perché la luce è vita, è riflessione, emozione, è uno stato d’animo sempre diverso in continua evoluzione, con le sue ombre e le luci dai tanti colori e riflessi che cambiano in continuazione. Vi voglio raccontare di riti arcaici Romani chiamati «Matralia» ed erano festività dedicate alla Mater Matura dea del mattino e dell’aurora. Poi parlando di luce e cielo vi racconterò di Icaro e Dedalo. Il termine luce deriva dal latino “Lux” e ricorda qualcosa di divino che va oltre il mondo terreno. La luce è spiritualità, vitalità, amata da pittori, poeti e letterati da artisti come Caravaggio, Beato Angelico, Piero della Francesca, Tintoretto, Leonardo, Jan Vermeer, Turner o i pittori impressionisti come Monet, Sisley, Cezanne, Van Gogh. O poeti Dante, Tasso, Rimboud, Whitman, Leopardi, Ungaretti, Neruda, Pessoa. In letteratura parlando di cielo e stelle Piaseski con “L’amante dell’Orsa Maggiore” oppure Jack London con “Il viaggiatore delle stelle”.

Poi vi racconterò di una festa della luce chiamata “Candelora” che si svolge il 2 febbraio dove è consuetudine benedire delle candele. Vi parlerò del sole, la stella che domina il sistema planetario adorato da molte culture antiche dai Babilonesi, ai Greci che avevano come dei Elio, oppure Eos la dea dell’alba, oppure gli indiani Navaho del Nord America o gli Egizi che rappresentavano il sole con il dio Ra che adoravano. In Scandinavia era Frey mentre e gli indiani Hopi lo vedevano come un uomo che percorre il cielo a piedi.

E poiché parliamo di cielo, luce e stelle vi parlerò di grandi astronomi comeCopernico, Keplero, o Galileo Galilei considerato il padre della scienza moderna.