Cremona Secondo un recente report pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente in riferimento all’anno appena trascorso, l’inquinamento atmosferico resta tra le prime cause di morte prematura. Il fattore di maggiore rischio è rappresentato dalla presenza di polveri sottili e ultrasottili. Dai rilevamenti esposti nel report, la provincia di Cremona rimane tra le più colpite in questo senso, con ben 390 morti riconducibili all’inalazione di PM10 e PM 2,5, di cui una sessantina nella sola città del Torrazzo. Il dato mette in allarme le associazioni ambientaliste locali, che sottolineano l’urgenza di prendere delle contromisure per fronteggiare il problema. La preoccupazione è estendibile a tutta la pianura Padana. In provincia di Brescia, ad esempio, il valore di polveri sottili ha recentemente sforato per ben sei giorni di fila il limite di 50 microgrammi per metro cubo. Nel merito il Codacons ha annunciato che farà esposto in Procura per segnalare la pericolosità della situazione.
Amedeo Artioli