Esplora i complessi di Edipo e di Telemaco la pièce andata in scena ieri sera al Teatro Ponchielli di Cremona dal titolo “Heres: nel nome del figlio” con Ezio Schiavulli e la Compagnia EZ3, spettacolo di danza ed emozioni. Un percorso di studio e di ricerca su un tema universale, il rapporto padre-figlio quello realizzato da Schiavulli, che oltre ad esserne l’ideatore è anche coreografo e interprete, percorrendo le tracce dei miti greci. Due batterie, sopraelevate, si fronteggiano formando un unico strumento, una sorta di ibrido a due teste, come la figura travolgente di questo “papà” da cui emerge o si difende il danzatore. In dialogo costante con i due strumenti, Schiavulli esprime in maniera bruciante il desiderio di ritrovare il proprio genitore ma anche l’esigenza di autoaffermazione. Con il coreografo danzatore sul palco due eclettici batteristi. Gli occhi dei tre interpreti si cercano, si misurano. Ciascuno porta il proprio universo artistico a beneficio dell’altro, trascinandosi in nuovi mondi, allontanando la propria zona di protezione, per convergere finalmente in un trio dove il danzatore e i musicisti si scambiano i ruoli con ritmo drammaturgico, dinamico e incalzante. Combinando ricerca, creazione e insegnamento, il coreografo si impegna a creare legami tra la danza e la società. La realizzazione di quest’opera è valsa a Ezio Schiavulli il Premio D&D nel 2022.