INCENERITORE DI CREMONA: VITA PROLUNGATA

Non pochi cittadini cremonesi sono preoccupati per le recenti dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, che, nel presentare il piano strategico 2024-2035, ha lasciato intuire che l’inceneritore di san Rocco potrebbe restare in funzione altri 12 anni. Seppur A2A in un successivo comunicato stampa abbia puntualizzato che gli investimenti previsti rientrino nel perimetro dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che scade nel 2029, vi sono motivi per temere che la vita dell’impianto venga prolungata ben oltre. Una situazione delicata, nella città più inquinata d’Italia per polveri sottili, dove l’inceneritore brucia 70 mila tonnellate di rifiuti all’anno, la cui composizione peraltro non è mai stata resa nota, nemmeno a fronte delle richieste di Legambiente, e il 40 per cento del materiale che alimenta l’impianto arriva da fuori provincia.