Cremona. L’installazione di impianti fotovoltaici a terra sulle aree agricole si sta moltiplicando, creando veri e propri parchi fotovoltaici, che devono considerarsi, come si legge anche nel rapporto del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), una forma di consumo di suolo, in quanto di fatto interventi difficilmente reversibili. Un fenomeno incentivato anche dalla normativa nazionale che favorisce le richieste degli operatori perché definisce come aree idonee per l’installazione del fotovoltaico le zone agricole racchiuse in un perimetro di 500 metri da zone industriali, artigianali o commerciali. Ora in Regione Lombardia è stato depositato un progetto di legge per dire no a questi impianti in zone destinate alla coltivazione.