Brescia. Oro e record del mondo con 15’06 nei 100 T72; miglior prestazione mondiale di sempre nei 400 metri con 1’02’’96 e campione italiano assoluto anche nei 200 metri in 30’’08 con nuovo record del mondo. Il Colonnello Carlo Calcagni, che ha incontrato, più di 20 anni fa, un nemico invisibile, l’uranio impoverito e che convive con metalli pesanti, patologie croniche e degenerative dopo una missione di pace nei Balcani, ha entusiasmato ai campionati italiani di atletica paralimpica a Brescia. Lo sport, che può abbattere barriere mentali e culturali, è terapia, è vita: esalta le abilità di ognuno. Calcagni è reduce dai Campionati del Mondo di Kobe, in Giappone dove ha conquistato la prima medaglia di sempre nel frame running, l’ausilio che permette ad atleti con difficoltà di coordinamento e di equilibrio di cimentarsi nella corsa e, recentemente, ha conquistato altri otto ori nei Campionati del Mondo dello Sport d’Impresa a Catania. Risultati incredibili e nuovi punti di partenza di un uomo, un atleta che continua a migliorarsi. A Stupire. E che non si arrende. Mai.
Claudia Barigozzi