Trasporti di animali vivi su camion a 40 gradi

Un’Italia da bollino rosso in molte località e a soffrire il caldo in condizioni infernali sono anche gli animali trasportati in tutta Europa. Il team investigativo di Essere Animali anche quest’anno è tornato a documentare questi viaggi intercettando anche un camion proveniente dalla Spagna. Nella tratta tra Lodi e Faenza sulla A1 e A14, e tra Brescia e Montebello Vicentino sulla A4, sono stati individuati in diversi casi camion carichi di animali con temperature interne oltre i 45°. Ancora più grave l’episodio che ha visto protagonista l’autista di un camion che si è fermato per pranzare, attorno a Reggio Emilia, abbandonando gli animali per diverso tempo sotto il sole cocente e con le ventole spente, nonostante fosse a pochi minuti di distanza dalla destinazione finale, il macello. All’altezza di Fiorenzuola d’Arda (PC), poi, è stato intercettato un autoarticolato che trasportava 273 pecore adulte dalla Spagna, con una temperatura interna di 36°, oltre il limite consentito dalla normativa UE, che nel caso dei lunghi viaggi prevede una tolleranza massima di 5° oltre il limite di 30. Il camion era diretto ad un macello di Ancona. Si tratta solo di due esempi di situazioni che avvengono sulle strade e che implicano la violazione delle leggi europee e inutili crudeltà, sono questi i tratti caratteristici dei trasporti di animali vivi in Europa. La realtà documentata dagli investigatori di Essere Animali dimostra ancora una volta che le disposizioni messe in atto dal Ministero della Salute, come la nota integrativa che viene emanata da qualche anno e che nel 2024 è stata pubblicata il 15 luglio, non sono efficaci nella pratica. Tutto ciò nonostante le buone intenzioni e l’importanza della sensibilizzazione da parte del Ministero verso tutte le autorità preposte ai controlli ufficiali, ATS in primis.. La normativa attuale crea una vasta zona grigia non regolamentata e di fatto non permette di intervenire in modo appropriato quando il benessere degli animali non è rispettato. Le leggi infatti includono solo dichiarazioni vaghe sulla necessità che i mezzi di trasporto siano in grado di proteggere gli animali da ‘temperature estreme’, ma mancano indicazioni chiare e puntuali sul tema delle temperature, in particolare ignorando totalmente i trasporti nazionali e senza tenere in considerazione altri aspetti importantissimi come i tassi di umidità.