Dopo una settimana di agonia è morto il tredicenne che, lo scorso 20 agosto, era stato trovato esanime nella piscina Stradivari di Cremona, in arresto cardiaco. Il ragazzino, di origine russa e residente a Verdello, in provincia di Bergamo, era stato ricoverato in condizioni disperate, nel reparto di Terapia intensiva, dove è deceduto ieri pomeriggio. Era stato ripescato dal bagnino che aveva provato a rianimarlo inutilmente per oltre 32 minuti, anche utilizzando un defibrillatore presente nel centro sportivo finché non era stato preso in carico dai soccorritori e trasportato d’urgenza al Papa Giovanni XXIII. Il tredicenne si trovava in piscina insieme ad altri ragazzini, tutti coetanei che fanno parte della Comunità Fiever 2 ospitata dalla struttura per lo svolgimento di una serie di attività estive. Si trovava in una delle piscine del centro, e nello specifico nella parte alta un metro e venti, quando ha perso all’improvviso i sensi. In quel momento era con lui un educatore, che l’ha immediatamente soccorso insieme al bagnino e agli operatori della struttura. Per giorni tutti, sia a Verdello che a Cremona hanno sperato nel miracolo e pregato per lui.