CREMONA, CESSIONE LGH  – A2A: I NODI AL PETTINE DELLA CORTE EUROPEA

 Un’ulteriore riprova della cessione che in realtà per il territorio è stata una svendita della multiutility Lgh al colosso A2a, arriva dall’Europa. Dopo essere finita al centro di animate critiche in consiglio comunale, e nel mirino della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza, l’operazione di cessione di Lgh ad A2a, finisce nuovamente sotto la lente della giustizia, per via di una sentenza della Corte di Giustizia europea che  ha bocciato un’operazione analoga tra Acam e Iren. Secondo i giudici tale operazione di cessione ai privati non deve avere valenza tanto che l’affidamento viene a decadere. Questo anche nel caso di un affidamento attraverso gara pubblica, cosa che a Cremona non è neppure avvenuta.  Asset cremonesi ormai sciti dal controllo del territorio  rispondono solo a logiche di mercato di azionisti esterni. Tra le partite che la città si è giocata c’è quella dell’inceneritore, grande fonte di guadagno per la società quotata in borsa, ancora più importante in momento di crisi energetica. L’attuazione della sentenza potrebbe determinare, secondo i 5 Stelle, la restituzione dei servizi a Lgh e  l’avvio di nuove gare d’appalto”.