Brescia. Molte sono aree industriali dismesse e impianti di stoccaggio e, in diverse zone, sarebbero presenti idrocarburi e, in misura minore, metalli: in Lombardia, spesso alla ribalta delle cronache come zona tra le più inquinate d’Europa, la situazione ambientale è critica: poco più di mille, secondo regione e Arpa e il trend, anche secondo l’ultimo rapporto di Legambiente, è in aumento. Tra questi c’è il sito di interesse nazionale della Caffaro. Ad accomunare diversi territori della regione, in particolare Cremona e Brescia, c’è la questione della Wte, dei fanghi tossici, ditta nella bufera con l’accusa di aver sversato nei terreni agricoli di 78 Comuni nelle provincie di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna 150mila tonnellate di fanghi contaminati da metalli pesanti, idrocarburi ed altre sostanze inquinanti.