No allo sfruttamento degli animali per lo spettacolo

In occasione della riapertura del delfinario di Rimini, struttura al centro delle polemiche dopo il sequestro, avvenuto nel settembre del 2013 perché il delfinario era stato giudicato non idoneo dal ministero dell’Ambiente , dei quattro delfini che vi erano ospitati, gli animalisti hanno fatto sentire la loro voce e le loro proteste con le mani dipinte di blu e cartelli con la scritta ‘Spezziamo le catene’. Una protesta pacifica per manifestare tutta la propria contrarietà nei confronti della gestione che, anche per la stagione 2015, ha scelto di far esibire tre leoni marini arrivati dalla California. “Le proteste degli animalisti non rovineranno lo spettacolo”, ha commentato la titolare del delfinario, Monica Fornari. ‘Armati’ dunque di megafono e ad alcune decine di metri dall’ingresso della struttura, gli animalisti hanno ribadito il loro no allo “sfruttamento degli animali a scopo di spettacolo”. Nello specifico, per i delfini esiste una normativa che li tutela, per i leoni marini, invece, non c’è. Dunque, se la struttura ha potuto continuare la sua attività, e’ stato solo in virtù di un cambio “di destinazione” della struttura.