Gli animali da affezione non sono sufficientemente protetti e tutrelati. Lo mette in evidenza uno studio condotto a livello europeo dove emerge che solo il 13% degli animali comprati o venduti proviene da allevamenti professionali e riconosciuti. Nella maggior parte dei casi non esiste una tracciabilità di cani e gatti e molti stati europei, tra cui Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria e Spagna, non hanno nemmeno una definizione legale di allevatore. Una mancanza che porta a pratiche commerciali scorrette e a maltrattamenti, specialmente con il boom del commercio online di animali da compagnia.